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Otoplastica: come affrontare al meglio il post intervento

Young beautiful woman on white background. Plastic surgery conce
Dott. Fabio Quercioli

Il recupero dopo un intervento estetico di otoplastica nella maggior parte dei casi è rapido e privo di complicazioni, tuttavia devono trascorrere alcune settimane prima di poter apprezzare il risultato finale, che può essere ottimizzato seguendo attentamente le indicazioni ricevute dal chirurgo.

 

La procedura di rimodellamento estetico dell’orecchio si esegue quasi sempre in anestesia locale. Ciò significa che il paziente durante l’intervento resta sveglio, ma in una condizione di completo rilassamento e assenza di fastidio o dolore. L’anestesia locale permette di recuperare una condizione di normalità fin dalle prime ore dopo l’intervento, il paziente infatti si sente abbastanza in forma e pronto a riprendere la normale routine quotidiana. Questo in linea di massima è possibile, ma a condizione di evitare alcuni comportamenti che potrebbero non solo allungare i tempi di guarigione, ma anche compromettere il risultato dell’intervento di otoplastica.

 

 

 

 

 

Dopo la sala operatoria quattro fasi di guarigione, con semplici ma importanti regole da rispettare:

  1. Subito dopo l’intervento: quanto tempo va tenuta la fasciatura?

    E’ indispensabile nell’immediato post operatorio, dal momento che le orecchie sono molto instabili nella loro nuova posizione, mantenere di giorno e di notte la fascia protettiva che ha la funzione di proteggerle, stabilizzarle e evitare che possano essere urtate o piegate accidentalmente. Questa speciale fasciatura “a turbante” viene applicata direttamente in sala operatoria al termine dell’intervento, e deve essere mantenuta per una settimana. Dal terzo giorno talvolta si passa ad una fasciatura più leggera.

  2. I primi sette giorni post otoplastica

    Nei primi sette giorni è normale che la parte operata sia gonfia e che le orecchie drenino una piccolissima quantità di fluido: se ciò accade, si può pulire la parte esterna dell’orecchio con un tampone imbevuto di acqua ossigenata, rivolgendosi immediatamente al chirurgo in caso di dubbi. Il gonfiore che permane in questa fase si può ridurre al minimo mantenendo la posizione supina e la testa sollevata da almeno un paio di cuscini durante il sonno, ma anche evitando di chinarsi durante il giorno, un’azione che potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.

  3. Nelle due settimane successive

    La fascia più leggera, che nel frattempo ha sostituito la prima, va mantenuta soprattutto di notte, per coprire completamente le orecchie e proteggerle mentre si consolidano nella posizione corretta. E’ utille anche in questa fase che la testa rimanga un po’ sollevata durante il riposo notturno.

    In questo periodo di tempo dobbiamo favorire la corretta cicatrizzazione delle incisioni, evitando di toccare o strofinare le orecchie, in modo intenzionale o accidentale, con il rischio di ritardare e complicare la guarigione. Indossare abiti abbottonati può essere utile, per non doversi preoccupare di come infilarli e sfilarli.

  4. Il decorso dopo un mese circa

    La fascia protettiva si mantiene durante la notte, ma può essere evitata di giorno, stando attenti comunque a non esporsi al rischio di traumi accidentali. E’ consigliabile fare movimenti delicati e, se possibile, continuare a dormire in posizione supina, senza fare pressione sulle orecchie.

    La guarigione delle ferite anche in questa fase può esserne ritardata o compromessa da abitudini sbagliate, come fumare o inalare fumo passivo. E’ normale avvertire prurito, segno di guarigione delle sottili incisioni praticate durante l’intervento, ma se questo fosse accompagnato da rossore, sensazione di calore e presenza di liquido potrebbe trattarsi di un’infezione, da sottoporre immediatamente alle cure del chirurgo. Le ferite, in ogni caso, non vanno mai grattate: trattarle con la massima cura significa avere cicatrici chiare, sottili e quasi impercettibili dopo la guarigione, tenendo conto anche della loro posizione, nascosta dalle pieghe naturali dell’orecchio.

  5. Il decorso dopo due mesi circa

    In questo lasso di tempo le orecchie potrebbero essere ancora leggermente intorpidite, facciamo attenzione a non danneggiarle o ustionarle involontariamente, esponendosi al sole o usando l’asciugacapelli. Evitiamo in generale ogni attività che potrebbe causare traumi.

 

 

 

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